La Virgin Galactic, compagnia creata dall’imprenditore britannico Richard Branson, proprietario del marchio Virgin Group (che comprende oltre 400 società), è nata per offrire ai cittadini più abbienti la possibilità di effettuare dei voli spaziali suborbitali.
Si tratta dunque di un mercato alquanto elitario, ma esistente, come testimoniato anche dall’impegno di Elon Musk (con il suo progetto SpaceX) in questo senso.
Tornando a Virgin Galactic, dobbiamo dire che ci sono importanti novità per quanto riguarda il settore del turismo spaziale: Branson ha infatti presentato la sua SpaceShip III, ovvero la terza generazione di navette destinate al trasporto di astronauti non professionisti verso lo spazio.
Si chiama Vss Imagine e presenta notevoli migliorie sia estetiche, sia tecniche, sia per quanto riguarda il comfort dei passeggeri, rispetto al modello precedente, la SpaceShip II, che ricordiamo essere esplosa in volo nel 2014 all’altezza del Deserto del Mojave, in California, causando la morte del copilota e il grave ferimento del pilota del mezzo.
Vss Imagine
Vss Imagine rappresenta appieno l’impegno della casa madre per espandere l’attività a lungo termine, confermando che ci sono molti progetti intorno a questo velivolo, non solo relativi all’immediato futuro.
Si lavora dunque per iniziare i test a terra di Vss Imagine, non prima di quest’estate, che consisteranno in una serie di voli in planata in New Mexico, presso lo Spaceport America, che è il primo spazioporto al mondo con finalità commerciali.
Il design di Vss Imagine è a dir poco futuristico: la livrea è realizzata interamente in alluminio lucido ad effetto specchio, e consente di riflettere l’ambiente circostante, con un effetto cangiante grazie al quale sia colore che aspetto del mezzo cambiano durante il volo.
Ma le migliorie non si limitano solo al lato estetico: infatti i veicoli appartenenti alla classe SpaceShip III utilizzano il design modulare per consentire notevoli progressi in fatto di velocità e anche di manutenzione, confermando che questa terza generazione è in grado di gettare le basi per la progettazione di tutta una serie di veicoli futuri.
Vss Imagine viene di fatto portata in quota nello stesso modo dei veicoli precedenti, ovvero sfruttando l’aereo madre denominato WhiteKnightTwo (detto anche VMS Eve), viene poi sganciata e accende il motore a razzo, volando fino a superare la linea di Karman, a circa 100 km di altezza, che rappresenta l’ideale confine tra terra e spazio, percorrendo un’ampia parabola della durata di qualche minuto, fino al rientro, consentendo ai passeggeri di sperimentare il volo in assenza di peso.
Ma non saranno solo i turisti spaziali ad effettuare questo tipo di voli: infatti a breve si uniranno a Virgin anche ingegneri e piloti dell’Aeronautica Militare Italiana, incaricati di svolgere delle attività di ricerca in ambito medico-scientifico.
I progetti futuri
Dunque si lavora per iniziare i test a terra di Vss Imagine, mentre Virgin Galactic è già al lavoro su Vss Inspire, ovvero il secondo veicolo appartenente al progetto SpaceShip III, manifestando la volontà del gruppo di arrivare a realizzare fino a 400 voli all’anno, per spazioporto.
Numeri che non nascondono certo l’ambizione di Virgin Galactic di portare un numero sempre crescente di persone a viaggiare nello spazio, come confermato dalle parole del magnate Branson, il quale ha dichiarato che Vss Imagine non è solo un veicolo incredibilmente bello sul piano estetico, ma rappresenta lo sforzo profuso dall’intera azienda Virgin Galactic per offrire una nuova prospettiva a tutti coloro i quali sceglieranno di viaggiarci, con l’intento di tornare sulla Terra con una nuova visione, in grado di offrire un cambiamento positivo che si rifletta su tutto il pianeta.
Gli fa eco Michael Colglazier, CEO di Virgin Galactic, il quale, congratulandosi con tutto il suo team per gli importanti risultati ottenuti con la classe SpaceShip III, ha sottolineato come Imagine e Inspire siano creazioni a dir poco straordinarie, che saranno capaci di fungere da strumento delle aspirazioni umane relative al volo spaziale.
Non ci resta che stare a guardare: l’ambizione e i fondi di sicuro non mancano, e pare nemmeno i potenziali clienti di questo avveniristico servizio, che sembrava fantascienza fino a qualche anno fa, mentre si avvicina sempre di più a diventare una realtà commerciale.
Che ci si avvicini alla colonizzazione di altri pianeti? Per ora sembra improbabile, ma va detto che molte delle innovazioni portate da Virgin Galactic e da SpaceX (il già citato gruppo capeggiato da Elon Musk) sembravano impensabili in partenza; la nuova era dei voli suborbitali è già nata, vedremo dove ci porterà.