Come si progetta nel campo dell’ingegneria aerospaziale?
L’ingegneria aerospaziale è quella branca dell’ingegneria, dal nome evocativo che fa pensare subito alla poesia degli astronauti, che – molto più prosaicamente – ha a che fare con la progettazione dei veicoli che possono volare nell’atmosfera terrestre, con la loro gestione e con la loro realizzazione, ma si occupa anche di tutti i veicoli in grado di muoversi nello spazio interplanetario all’esterno dell’atmosfera stessa. Come si può intuire dal nome, include l’ingegneria aeronautica, che è relativa agli aeromobili terrestri, e l’ingegneria spaziale, che invece è relativa agli aeromobili che volano oltre la Terra.
La progettazione 3D ha un ruolo molto importante nel contesto dell’ingegneria aerospaziale, sia dal punto di vista della sicurezza nel volo sia per quel che riguarda la possibilità di innovare in maniera rapida. I produttori aerospaziali, di conseguenza, guardano con molto interesse a questo settore, che garantisce una notevole ottimizzazione dei costi – per esempio per quanto concerne la creazione di prototipi e la simulazione del loro funzionamento – e di conseguenza dei tempi. Va detto, per altro, che l’ingegneria aerospaziale occupa un posto di primo piano nella storia della progettazione 3D, e si può anzi sostenere che abbia interpretato un ruolo – per così dire – pionieristico in relazione all’impiego di software di questo tipo.
Ora, invece, questa branca dell’ingegneria si concentra in modo particolare su soluzioni per lo sviluppo di esperienze e per la gestione di programmi, ricercando esperienze coinvolgenti e piacevoli per gli utenti. Nuove sfide appaiono all’orizzonte, quindi, e le nuove generazioni di ingegneri spaziali fanno affidamento sulla tecnologia 3D per collaborare tra di loro e, soprattutto, per cercare di prevedere e di definire l’esito dei progetti, così che la loro ottimizzazione sia assicurata ancora prima del processo di costruzione reale.
Il focus, dunque, è sulle performance ma anche sulla loro affidabilità, ma ancora di più sulla necessità di impiegare le risorse nel migliore dei modi. La progettazione 3D permette di connettere tutti i flussi di lavoro e di raggiungere gli obiettivi con budget più bassi rispetto al passato, secondo una soluzione che potrebbe essere definita come co-design to target. Ecco, quindi, che gli ingegneri si possono dedicare a un progetto specifico sia in un contesto di digital mock-up, o bozzetto digitale a seconda di come lo si voglia chiamare, sia tramite il functional mock-up, grazie al quale il comportamento di un progetto viene incorporato e integrato nelle sue qualità fisiche e nelle sue caratteristiche costruttive.