La modellazione 3D può essere geometrica o organica: la prima viene sfruttata per dare vita a oggetti meccanici e tecnici e a componenti artificiali, mentre la seconda viene usata per realizzare creature animate o umanoidi, oltre che oggetti di industrial design.
Proprio i designer, così come i grafici, rientrano tra le figure professionali che disegnano i prodotti 3D che vengono poi creati con le stampanti apposite. Nella maggior parte dei casi, essi fanno riferimento al CAD, cioè al disegno assistito da calcolatore; nell’eventualità in cui i designer siano impiegati nel settore architettonico, si parla più precisamente di CAAD, vale a dire di disegno architettonico assistito da calcolatore. I professionisti che sfruttano il disegno 3D sono numerosi: tra questi ci sono anche i cosiddetti motion designer, il cui compito è quello di gestire la grafica in movimento, le transizioni tra gli oggetti grafici e le animazioni. La loro mansione, che grazie ai software 3D viene notevolmente amplificata e abbatte barriere e limiti in modo impensabile fino a qualche tempo fa, consiste nel creare delle infografiche animate, delle animazioni di loghi, delle presentazioni o persino dei videogiochi: un lavoro che si basa, quindi, soprattutto su clip video ed elementi grafici quali foto, disegni, loghi e icone.
Bisogna, quindi, allargare l’ottica e non pensare che il 3D sia appannaggio esclusivo di ingegneri e progettisti: anzi, il disegno 3D sta conquistando spazi sempre più ampi e significativi, andando ad estendere la varietà di professionalità coinvolte, tutte importanti per il rendering. Questo processo non è altro che il sistema che permette di produrre, usando la grafica computerizzata, una rappresentazione di una architettura o di un oggetto a tre dimensioni caratterizzata da standard di qualità molto elevati. Il rendering dà l’opportunità, per esempio, di realizzare presentazioni o di risparmiare sulla creazione di prototipi in molteplici settori aziendali, da quello medicale a quello automobilistico, generando delle immagini fotorealistiche estremamente versatili e in grado di adattarsi agli scopi più vari.
Non è solo in un ufficio tecnico di un’azienda, pertanto, che si palesa il ruolo primario del disegno 3D, ma anche in molti altri reparti. Non a caso, i visual designer 3D sono sempre più richiesti dal mondo del lavoro, in quanto la visualizzazione sia concettuale che fotorealistica di qualsiasi genere di progetto è fondamentale in tantissimi ambiti: una visualizzazione animata che trova applicazione negli effetti speciali del mondo del cinema, come si può facilmente immaginare, ma anche nell’architettura o nell’ingegneria aerospaziale. Il compito di un designer 3D è quello di modellare un soggetto virtuale ma anche, in seguito, di stabilire quali materiali fotorealistici potrebbero essere assegnati a quel soggetto, a seconda delle esigenze che è chiamato a soddisfare, decidendo che tipo di fonti di luce potrebbero servire per illuminarlo nella maniera più adeguata.